
Titolo: La settimana pregara nel ciclismo: guida completa alla gestione di carico, intensità e attivazione
Autore: Gennaro – Endurance & Performance
Introduzione
Prima di addentrarci in modo significativo, QUESTA E' UNA GUIDA GENERALE OGNI ATLETA E' DIVERSO IL TUTTO DEVE ESSERE CONTESTUALIZZATO SULLA BASE DELLE PROPRIE ESIGENZE.
La settimana pregara è una fase estremamente delicata all'interno della pianificazione annuale di un ciclista. Dopo settimane di costruzione aerobica, lavori di potenza e adattamenti mirati, tutto può essere compromesso da una gestione errata negli ultimi 5-7 giorni prima dell'evento. Non basta "scaricare": bisogna farlo con criterio. In questo articolo spiego in modo dettagliato e tecnico come strutturo una race week per i miei atleti, con l'obiettivo di massimizzare la freschezza, mantenere l'attivazione neuromuscolare e presentarsi alla partenza nella miglior condizione possibile.
1. Obiettivi della settimana pregara
L'obiettivo è duplice:
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Evitare la perdita di condizione mantenendo attiva la sensibilità allo sforzo
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Garantire la completa freschezza muscolare e mentale per la giornata di gara
Per farlo, ogni seduta della settimana viene pianificata con uno scopo ben preciso. Nessuna uscita è casuale. Il volume cala progressivamente, ma l'intensità viene mantenuta, purché gestita in forma non affaticante.
2. Il principio chiave: alta intensità, no acidosi
Uno dei concetti più importanti è che nella race week si mantengono brevi stimoli ad alta intensità (Z4-Z5) per evitare la perdita di reattività e brillantezza, ma si evita qualsiasi condizione lattacida.
Cosa significa in pratica?
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SI a ripetute brevi (30”-2’) sopra soglia con ampio recupero
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NO a lavori estensivi che generano accumulo di lattato (es. 4x8’ a soglia con 1’ rec)
Questi ultimi portano a una perturbazione del pH muscolare e richiedono tempi di recupero superiori a quanto la settimana consente.
3. La struttura giorno per giorno (gara domenica)
Lunedì – Recupero attivo o riposo completo
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1H in Z1-Z2, cadenza >95 rpm
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Inserire 3-4 allunghi nella seduta da 15” a 110-115 rpm
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Obiettivo: stimolare il microcircolo, rimuovere residui, mantenere scioltezza
Martedì – Attivazione neuromuscolare (soglia + sprint)
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1h10'/1h30'
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3x1’ a 100-105% FTP con 3’ rec Z1 + 3 sprint da 10” full gas ( i blocchi ftp per una maggior efficienza sono opportuni eseguirli in salita )
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Focus: stimolo sistema neuromuscolare, sensibilità allo sforzo
Mercoledì – Endurance attivo
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1h10' ma x 1h30'
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Fondo Z2, con 2 progressioni di 5’ in Z3
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3 allunghi da 20” a 110 rpm
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Obiettivo: mantenere efficienza, economia di pedalata
Giovedì – Rest day attivo o completo
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Opzione 1: 30-40’ Z1 + mobilità articolare e foam roller
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Opzione 2: riposo assoluto, se segni di affaticamento
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Core training leggero (10-15’), no stress metabolico
Venerdì – Richiamo soglia e sprint
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45-60’ totali
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2x1’ Z4 + 2 sprint da 8-10” con rec completi
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Simulazione dinamiche di gara, mantenimento tono muscolare
Sabato – Attivazione pre-gara o rest
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30-45’ Z1-Z2 + 2 allunghi da 1’ + 2 sprint da 10”
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Stessi orari della gara se possibile (adattamento cronobiologico)
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Stretching leggero, alimentazione controllata, idratazione
Domenica – Gara
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Riscaldamento attivo: 20-30’ con 2 x 1’ a Z4 + 2 sprint
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5’ easy prima della partenza
4. Errori comuni da evitare
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Ridurre troppo il carico senza stimoli intensi → perdita di brillantezza
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Fare lavori troppo lunghi e sopra soglia → acidosi e affaticamento
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Non rispettare i tempi di recupero tra le ripetute
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Cambiare drasticamente orari o alimentazione nei giorni prima della gara
5. Riduzione del carico settimanale (TSS)
Il carico totale (Training Stress Score) viene ridotto del 30-50% rispetto alla media del blocco precedente, ma:
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L'intensità viene mantenuta
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Il volume cala progressivamente (soprattutto da mercoledì in poi)
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Nessuna seduta deve lasciare fatica sistemica percepita
6. Conclusioni operative
La settimana pregara non è una settimana di "riposo", è una settimana di rifinitura ad alta precisione.
Ogni singola sessione ha uno scopo mirato: mantenere attiva la macchina metabolica, preservare la condizione e ottimizzare la risposta psicofisica in vista della competizione.
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